GitFlow
GitFlow è una tecnica di organizzazione dei branch e delle repository che prevede la creazione sia di diversi tipi di branch a vita limitata che il loro merge guidato, anche da remoto.
Si tratta di una serie di comandi shell che vengono uniti in uno script e percepiti da Git come un comando interno, data la sua natura. Infatti ogni Git non è altro che un wrapper di una serie di altri programmi che eseguono diverse funzioni.
È disponibile online una cheatsheet che fornisce una panoramica veloce delle principali operazioni e dei comandi di GitFlow. Si tratta di uno strumento utile per chi è alle prime armi con questa tecnica di organizzazione dei branch, ma non esaustivo: per una comprensione più approfondita del metodo, è meglio integrarlo con altre risorse.
I branch e i tipi di branch previsti da GitFlow sono:
- branch master;
- branch develop;
- feature branches;
- release branches;
- hotfix branches.
develop
e master
In GitFlow, ci sono due branch che non hanno una durata effettiva (teoricamente non hanno fine) rispetto ai branch temporanei utilizzati per lavorare su specifiche funzionalità o correzioni di bug:
master
: contiene le versioni stabili del codice sorgente, pronte per essere consegnate o rilasciate al cliente o al pubblico. Queste versioni sono considerate affidabili e testate, quindi possono essere utilizzate in produzione;develop
: è il ramo di integrazione, e non di sviluppo! Qui vengono integrati i contribuiti di tutti i gruppi ed è il punto di partenza degli altri tipi di branch su cui si svolgerà effetivamente il lavoro.
Al termine di ogni rilascio, il contenuto del branch develop
viene integrato nel branch master
, che rappresenta la versione stabile del codice. Le versioni notturne, invece, sono versioni di sviluppo che vengono rilasciate periodicamente e contengono le ultime modifiche apportate al codice. Esse vengono create partendo dal branch develop
, che rappresenta il punto di integrazione di tutti i contributi dei gruppi di lavoro.
Feature
I feature branch sono branch temporanei utilizzati per sviluppare nuove funzionalità (user stories) o per correggere bug. Possono essere creati solo a partire dal branch develop
e vengono utilizzati per isolare il lavoro su una specifica funzionalità o problema dal resto del codice.
Quando il lavoro è completato, il feature branch viene integrato di nuovo nel develop
tramite un merge.
In questo modo, è possibile lavorare in modo organizzato e parallelo su diverse funzionalità o problemi senza interferire tra loro.
Per integrare il lavoro svolto in un feature branch nel branch develop
, è necessario eseguire un merge del feature branch nel develop
.
Ci sono diversi modi di fare ciò, a seconda delle preferenze e delle esigenze specifiche.
Un modo semplice di fare il merge è utilizzare il comando git merge
dalla riga di comando.
Se il merge non è possibile a causa di conflitti, sarà necessario risolverli manualmente prima di poter completare l’operazione.
Una volta risolti i conflitti, sarà necessario creare un nuovo commit per finalizzare il merge.
Per iniziare una feature il comando è:
$ git flow feature start [nome]
Che si può riassumere nei seguenti comandi
$ git checkout develop # entra nel branch develop
$ git branch feature/myFeature # crea un branch di feature
$ git checkout feature/myFeature # entra nel branch appena creato
Al termine della feature, integro tramite il comando:
$ git flow feature finish [nome]
Che riassume i seguenti comandi:
$ git checkout develop # entra nel branch develop
$ git merge --no-ff feature/myFeature # mergia il branch di feature
$ git branch -d feature/myFeature # elimina il branch di feature
--no-fast-forward
Di default, git risolve il merge di due branch con la stessa storia banalmente eseguendo il fast forward, ovvero spostando il puntatore del branch di destinazione all’ultimo commit del branch entrante.
In GitFlow è preferibile esplicitamente disabilitare il fast forward (con l’opzione --no-ff
) durante il merge in develop
in quanto è più facile distinguere il punto di inizio e il punto di fine di una feature.
Squashing
Usando git è anche possibile eseguire in fase di merge lo squashing dei commit, ovvero la fusione di tutti i commit del branch entrante in uno solo.
Questa operazione è utile per migliorare la leggibilità della history dei commit su branch grossi (come develop
o master
) ma il suo uso in GitFlow è opinabile: il prof. Bellettini consiglia di non utilizzarlo, in modo da mantenere i commit originali.
Release
Lo scopo di creare una release è cristalizzare l’insieme delle funzionalità presente sul branch develop
all’inizio di essa dedicandosi solo alla sistemazione degli errori o alle attività necessarie per il deploy (modifica del numero di versione, …).
Il ramo release ha un inizio ed una fine, che coincide con la pubblicazione della release.
L’insieme delle funzionalità rilasciate è quello presente sul branch develop
al momento di inizio di una release.
I bug fix possono essere ri-mergiati in develop
, anche utilizzando la funzionalità cherry-pick di git; essa permette di selezionare un commit specifico da un ramo e applicarlo in un altro ramo.
Ad esempio, se si ha un ramo di sviluppo (“develop
”) e un ramo di release (“release
”), è possibile utilizzare il cherry-pick per selezionare solo i commit che contengono bugfix e applicarli al ramo di release, senza dover fare un merge di tutto il ramo di sviluppo.
Ciò può essere utile in casi in cui si vuole mantenere la stabilità del ramo di release, includendo solo i bugfix considerati essenziali per la release.
Per iniziare una nuova release è sufficiente usare il comando:
$ git flow release start [nome]
Che coincide con la creazione di un nuovo branch da develop
:
$ git checkout -b release/v1.2.3 develop
Al termine della creazione della release, è necessario fare il merge di quest’ultima nel branch master
e nel branch develop
.
Il merge in master
rappresenta il rilascio della nuova versione del codice, che diventa disponibile per il pubblico o per il cliente.
Il merge in develop
, invece, integra le modifiche apportate durante la creazione della release nel branch di sviluppo, in modo che siano disponibili per le release future.
In questo modo, è possibile gestire in modo organizzato il ciclo di vita del codice e il flusso di lavoro.
$ git flow release finish [nome]
Che si traduce in:
$ git checkout master # entra nel branch master
$ git merge --no-ff release/v1.2.3 # mergia la feature
$ git tag -a v1.2.3 # tagga sul branch master il rilascio
$ git checkout develop # entra nel branch develop
$ git merge --no-ff release/v1.2.3 # mergia la feature
$ git branch -d release/v1.2.3 # elimina il branch della feature
In git, i tag sono etichette che possono essere applicate a un commit per segnalarne l’importanza o per marcare un punto specifico dello storico del repository. Un tag è un puntatore costante al commit a cui è stato applicato, quindi non cambia mai e permette di fare riferimento in modo stabile a una versione specifica del codice. Al contrario, i branch sono puntatori dinamici che vanno avanti nel tempo, seguendo l’evoluzione del codice attraverso i nuovi commit
In GitFlow, le release sono versioni stabili del codice che vengono rilasciate al pubblico o al cliente.
Ogni release viene creata partendo dal branch develop
e viene gestita come un branch a sé stante, che viene chiuso una volta che tutte le modifiche previste sono state integrate.
Al contrario, le feature sono branch temporanei utilizzati per sviluppare nuove funzionalità o per correggere bug.
È possibile avere più feature aperte contemporaneamente, ma solo una relase rimane aperta in un dato istante.
Hotfix
Un hotfix è una riparazione veloce di difetti urgenti senza dover aspettare la prossima release.
È l’unico caso per cui non si parte da develop
, ma dall’ultima - o una particolare - versione rilasciata su master
e in develop
.
Il comando per creare un hotfix è:
$ git flow hotfix start [nome]
E corrisponde a:
$ git checkout -b hotfix/CVE-123 master # crea un branch di hotfix
Quando lo chiudo:
$ git flow hotfix finish [nome]
Che si traduce in:
$ git checkout master # entra nel branch master
$ git merge --no-ff hotfix/CVE-123 # mergia l'hotfix
$ git tag -a hotfix/CVE-123 # tagga sul branch master il rilascio
$ git checkout develop # entra nel branch develop
$ git merge --no-ff hotfix/CVE-123 # mergia l'hotfix
$ git branch -d hotfix/CVE-123 # elimina il branch di hotfix
Limiti
Quali sono i limiti di git presentato così?
git e GitFlow come sono stati esposti presentano numerosi vincoli, soprattuto se utilizzati in grandi team, tra cui:
- la mancanza di un sistema di autorizzazione granulare, ovvero la possibilità di assegnare permessi in modo specifico e mirato a diverse funzionalità o risorse. Inoltre, non esiste una distinzione tra diversi livelli di accesso, quindi o si ha accesso completo a tutte le funzionalità o non si ha accesso a niente;
- l’assenza di code review, ovvero il processo di revisione del codice sorgente da parte di altri sviluppatori prima che venga integrato nel codice base;
- la mancanza di un sistema di comunicazione tra chi propone una modifica e i reviewer, git di per se non mette a disposizione un sistema per agevolare la comunicazione tra chi sviluppa una feature o una modifica e chi si dovrà occupare di revisionarla.
Questi limiti vengono risolti da sovrastrutture che si basano su Git, come GitHub e le istanze di GitLab.
git request-pull
— generates a summary of pending changes
Il tool git request-pull
è un comando di git che serve per generare una proposta di modifiche a un repository tramite una mailing list dopo aver reso pubblici i propri commit su un server.
Il comando crea un messaggio di posta elettronica che chiede al maintainer del repository di “pullare” le modifiche, ovvero di integrarle nel codice base.
Oggi, questa pratica è stata in molti progetti sostituita dalle pull request, che sono richieste di integrazione delle modifiche presentate attraverso un’interfaccia web.
Le pull request offrono una serie di vantaggi rispetto alle richieste via email, come una maggiore trasparenza del processo di integrazione, una maggiore efficienza e una maggiore facilità di utilizzo.
La sintassi del comando è la seguente:
git request-pull [-p] <start> <URL> [<end>]
Per esempio, i contributori Linux usano questo strumento per chiedere a Linus Torvalds di unire le modifiche nella sua versione. L’output generato mostra file per file le modifiche fatte e i commenti dei commit creati, raggruppati per autore.
$ git request-pull master git@gitlab.di.unimi.it:silab-gang/sweng.git lezioni/09
The following changes since commit a16f3a0488c062d7b61dc4af15c2ba8081166040:
Handle '/sweng' path (2022-11-25 19:14:40 +0100)
are available in the git repository at:
git@gitlab.di.unimi.it:silab-gang/sweng.git lezioni/09
for you to fetch changes up to 4ac534bcd31c8c0353070c3f42eea09737b497b5:
Refactor notes on Factory method pattern (2022-12-19 09:58:32 +0100)
----------------------------------------------------------------
Daniele Ceribelli (6):
Add pattern Adapter
Add notes until decorator
Finish notes
Add notes until factory method pattern
Add notes until Abstract Factory pattern
Finish notes with all patterns
Marco Aceti (14):
Add lesson notes
Add flyweight pattern
Add observer pattern
Add more patterns
Fix typo
Merge branch 'master' into lezioni/09
Replace hook UMLs images with PlantUML
Merge branch 'master' into lezioni/09
Fix gitLab CI (take 2)
Refactor diagrams until 'Strategy'
Refactor all remaining diagrams
Merge remote-tracking branch 'gitlab/master' into lezioni/09
Merge remote-tracking branch 'gitlab/master' into lezioni/09
Make 'Decorator' code samples *readable*
Matteo Mangioni (18):
Add introduction
Integrate Singleton notes
Add images for first patterns
Integreate Iterator notes
Integrate Chain of Responsibility notes
Integrates FlyWeight notes
Add NullObject pattern
Merge branch 'lezioni/09' of gitlab.com:silab-gang/sweng into lezioni/09
Merge branch 'mangio/patterns-appunti' into lezioni/09
Integrate Strategy section
Integrate Observer notes
Refactor notes on pattern Adapter
Refactor notes on pattern Facade
Make already reviewed notes follow new style guide
Refactor notes on pattern Composite
Refactor notes on pattern Decorator
Refactor notes on pattern State
Refactor notes on Factory method pattern
_posts/2022-10-26-Patterns.md | 1301 ++++++++++++++++++++++++++
assets/09_esempio-abstract-factory.png | Bin 0 -> 2362937 bytes
assets/09_facade.png | Bin 0 -> 73981 bytes
assets/09_model-view-controller.png | Bin 0 -> 2751267 bytes
assets/09_model-view-presenter.png | Bin 0 -> 2118448 bytes
assets/09_nullObject-valori-non-assenti.png | Bin 0 -> 67792 bytes
6 files changed, 1301 insertions(+)
create mode 100644 _posts/2022-10-26-Patterns.md
create mode 100644 assets/09_esempio-abstract-factory.png
create mode 100644 assets/09_facade.png
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create mode 100644 assets/09_nullObject-valori-non-assenti.png
Questo modello è un metodo basilare per risolvere i problemi di integrazione. È un sistema peer to peer, quindi troppo limitato nei grossi progetti Open Source rispetto alle pull request proposte dai sistemi semi-centralizzati spiegati in seguito.