The Emerging Economic Paradigm Of Open Source

Affrontiamo ora un fenomeno interessante: perché sempre più aziende investono in software open-source? A prima vista parrebbe un controsenso, perché da sempre i produttori di software proteggono il proprio prodotto tramite segreto aziendale: avere codice liberamente consultabile distrugge tale privatezza ed espone all’ascesa di competitor. Per rispondere a questa domanda ci serviamo di un articolo di Bruce Perens sull’argomento.

Perens fa in primo luogo notare che spesso per diverse aziende il software da sviluppare non è il prodotto, ma una tecnologia abilitante essenziale: per esempio, Amazon sviluppa molto software per il sito di e-commerce ma il suo prodotto non è il sito. In tali ambiti la scrittura di codice è un costo, non il prodotto su cui guadagnare.

Dal punto di vista economico è poi importante stabilire se la tecnologia dà un vantaggio competitivo, ovvero se essa è differenziante o non differenziate. Per fare ciò è sufficiente rispondere alle seguenti domande:

  • Il cliente si accorge degli effetti del software? Per esempio, le persone si accorgono dell’esistenza del sistema di raccomandazione dei libri di Amazon?
  • I competitor non hanno accesso allo stesso software? Se Amazon usasse il sistema di raccomandazione venduto anche a Feltrinelli allora non avrebbe senso mantenerlo privato.

Se la risposta a una delle due domande è no, avere un software proprietario non apporta alcun vantaggio: un modello di sviluppo open-source sparpaglia invece i costi e genera valore, questo perchè le persone contribuiscono allo sviluppo e al miglioramento del software in modo gratuito, per cui sempre più aziende lo scelgono.

Perens conclude il suo articolo riportando una matrice in cui confronta 4 diversi modelli di sviluppo, ognuno con le sue caratteristiche che ne determinano l’applicabilità in diverse situazioni:

  • Retail: il software è sviluppato per poter essere venduto a chiunque lo desideri;
  • In-House & Contract: il software è sviluppato per un singolo committente;
  • Consortium & Non-Open-Source Collaboration: un modello secondo cui diverse aziende concorrenti si mettono insieme per sviluppare un software comune (molto poco diffuso);
  • Open Source: il software è disponibile gratuitamente e il suo codice è pubblico.

Tali modelli vengono valutati in base all’efficienza (quanti soldi vanno agli sviluppatori), al tasso di fallimento del progetto, ai costi di distribuzione, al rischio di plagio, al fatto di proteggere o meno la differenziazione a livello commerciale del cliente e/o del venditore e alla dimensione richiesta del mercato perché il progetto sia un successo.

Confronto paradigmi

Come si può notare dalla tabella, non tutti i paradigmi proteggono il vantaggio competitivo, con differenze dal punto di vista del cliente e del produttore: è dunque importante scegliere il modello di sviluppo che più si confà alle proprie esigenze.